Arbit

Il progetto Arbit

La presentazione

Si costituisce con la sigla ARBIT del Trasimeno (Associazione Recupero Barche Interne Tradizionali) un gruppo di lavoro aperto ed un’associazione artistico – culturale no profit che si propone di valorizzare, promuovere, sostenere ed incrementare le barche tipiche del Trasimeno.

Le iniziative dell’associazione

Valorizzazione e promozione

A tale scopo si elencano una serie di proposte ed iniziative da sviluppare e realizzare:

  • Censire tutte le barche tradizionali presenti in navigazione sul lago Trasimeno, al fine di riprodurne disegni e piani di costruzione e creare un archivio dei modelli più rappresentativi.
  • Creare, all’interno dei porti turistici, delle aree dedicate esclusivamente all’ormeggio delle barche tradizionali, per incentivarne l’utilizzo e per conservare il patrimonio paesaggistico che ne deriva.
  • Realizzare un cantiere nautico dove sia possibile progettare e costruire barche tipiche del Trasimeno nuove, restaurare e mantenere quelle vecchie, compresi tutti i componenti ed accessori relativi.
  • Salvaguardare e diffondere il linguaggio e la nomenclatura delle barche tipiche del Trasimeno e delle attività connesse ad esse, come già sostenuto e valorizzato dall’atlante linguistico dei laghi italiani (ALLI) usandolo e pubblicizzandolo ogni qual volta si tratti l’argomento.
  • Promuovere corsi all’interno delle scuole e non, per insegnare la cultura nautica legata al Trasimeno ed al suo ambiente e dare ospitalità a scuole o singoli studenti che volessero frequentare corsi di formazione a vari livelli nel cantiere nautico.
  • Programmare manifestazioni ed eventi per promuovere la nautica tradizionale del Trasimeno, offrendo non solo emozioni legate alla comunicazione, ma la possibilità materiale di provare ad “andare per lago” per vivere concretamente l’esperienza della navigazione ( ad esempio la navigazione a remi tipica del Trasimeno, ecc.).

Il progetto si coniuga con la strada intrapresa da qualche tempo da parte dei legislatori che apre finalmente nuovi orizzonti al mondo della nautica. Si fa particolare riferimento alla legge 8 Luglio 2003 numero 172 che all’art. 7 riconosce per la prima volta in Italia la possibilità di considerare le barche beni culturali, ed al recente codice della nautica da diporto, decreto legislativo 18 Luglio 2005 numero 178, che all’art. 52 da facoltà al ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca di diffondere l’educazione marinara, inserendo l’insegnamento della cultura nautica nelle scuole.

Contatti

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