15 Ott 1870. Come si esercita la pesca nel chiaro di Montepulciano
Domande e risposte qui sotto sono tratte dal volume La pesca in Italia. Documenti raccolti per cura del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio del Regno d’Italia, ordinati da Ed. Adolfo Targioni Tozzetti, Vol. II., Parte II. Annali del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Genova, Tipografia del R. Istituto Sordo-Muti, 1874, pp. 106-109 e pp. 433-434.
Relazioni sulla pesca di lago e di fiume, secondo la circolare del R. Ministero di Agricoltura Industria e Commercio del di 21 gennaio 1870.
Comune di Montepulciano
1. Quali sono le diverse sorta di pesche fluviali e lacuali esercitate nel circondario?
1. La pesca che si esercita nel lago di Montepulciano può in generale distinguersi in due classi, cioè: Pesca ferma e Pesca mobile.
2. In quali mesi dell’anno si attende alle diverse pesche?
2. In tutte le stagioni dell’ anno si va esercitando più o meno la pesca, ad eccezione di quella detta Il Gorro, che per consuetudine locale viene sospesa dal 1° giugno a tutto agosto.
3. Quali sono le varie specie di pesci che popolano le acque dei fiumi o dei laghi? (Con particolareggiata indicazione delle specie che abbondano maggiormente).
3. Varie sono le specie dei pesci, ma possono ridursi solo alle seguenti come principali e più abbondanti, cioè: Luccio, Regina, Tinca, Anguilla, Scarbatra e Brugliola ossia piccola Scarbatra. Vi si trova pure il Barso e la Lasca, ma in piccolissima quantità.
4. Quali sono le reti, ordigni, utensili ecc. che si usano nelle diverse sorti di pesche?
4. Le reti e ordigni più usitati nella pesca che si eseguisce nel lago sono:
- Il Gorro. Raccoglie ogni qualità, di pesce eccettuate le Anguille. Giornalmente può prendere chilogr. 7 di pesce, e costa L. 400 circa. Per tale pesca sono necessarie almeno due barche (V. la descrizione nel capo precedente).
- Il Ghiaccio. Serve nei mesi estivi all’uso della pesca della Brugliola; prende raramente qualche Tinca. Il suo costo è di L. 25 circa.
- Bussetto e Rete da fermo. Pesca che si esercita in tutte le stagioni dell’ anno, è un seguito di più brani di reti di forma rettangolare a guisa di lunghe tele, di circa m. 13 ciascuna. Dette .reti si compongono o di maglia chiara (metri 0,06 di lato quadro) con contro-reti a maglioni, o di altra maglia più fitta (metri 0,04 di lato quadro) con maglie come sopra. La prima serve solo alla pesca dei pesci grossi , mentre la seconda prende pesce assai più piccolo. Tali reti disposte in circolo hanno il nome di vero Bussetto ossia pesca mobile; stese poi in lunga riga prendono il nome di pesca ferma, cioè Reti da fermo. Può costare cent. 50 per ogni metro di lunghezza.
- Il Filo. È un lunghissimo filo con amo, e servo per la pesca della Tinca, del Luccio, e specialmente delle Anguille.
Tutte le pesche sopracitate si esercitano soltanto nelle acque alte e chiare.
- Arelle con Nasse. Altra pesca ferma sulle acque basse del padule, si compone di un lungo e folto intessuto di cannuccia praticato verticalmente sul terreno con spesse Nasse artificiosamente disposte alla pesca di ogni qualità di pesce. Viene esercitata dal 1° aprile a tutto ottobre. Questa pesca è di grave dispendio tanto per gl’intessuti che per lo Nasse, le quali richiedono lungo lavoro. La Nassa, parte essenziale delle Arelle, è un lungo cono composto di fruste di albero insieme tessute, che porta all’interno una piccola rete a maglia stringente. Tutto l’apparecchio si può calcolare di una spesa non minore di lire 20 ogni dieci metri di estensione.
- Martovelli o Bertovelli. Servono per una delle pesche ferme, che si esercitano nelle acque basse del padule, e nei mesi che sopra per le Arelle. Armati dei rispettivi utensili costano lire 00,70.
5. Qual è il prezzo medio di questi ordigni e utensili di pesca? Si accennerà se si fabbricano nel luogo, o se vengono di fuori e di dove.
5. Gli intessuti, le reti, non che ogni altro utensile ed ordigno vengono tutti fatti ed armati dai rispettivi pescatori.
6. Quali ordigni, reti ecc. convenga proibire e di quali si possa permettere l’uso?
6. È comune parere che tutti gli ordigni e reti che sono descritti più sopra poco o quasi nulla nuocciono alla conservazione e riproduzione della specie, e però sono i soli mezzi di pesca praticati e sanzionati dagli affittuari stessi, e se ne potrà permettere l’uso dietro alcune riserve di che al num. 17. Però è qualche tempo che arbitrariamente e da gente non appaltata si praticano diverse pesche proibite, tanto lamentate dai pescatori e dagli affittuari. Esse impediscono vistosamente la riproduzione dei pesci, danneggiano ogni prodotto palustre. Queste pesche sono : la Fiogine, (Fiocina) la Guada, il Passaiolo. Più dannosa è la Fiogine, lungo bastone armato con saette di ferro e raggiera capace di reggere un pesce il più grosso. Questa pesca viene esercitata di notte, e però i pescatori vanno muniti di un lume a riverbero, onde scoprire il pesce alla spiaggia. Disturba e impedisce la fecondazione delle uova, perché esercitata specialmente alle stagioni in cui il pesce depone e feconda. Fa preda d’immensa quantità di pesce, di qualunque specie, tanto da predarne da 20 chilogrammi in una sola notte e per individuo. Questa specie di pesca che viene esercitata furtivamente pregiudica ai veri pescatori, a motivo del lume che allontana il pesce dai luoghi ove si fa la pesca. La Guada e il Passaiolo sono riscontrate assai dannose perché di maglia assai piccola, e adoperate alla stagione di primavera sui prati alle acque basse. Fanno preda dei più piccoli pesci ed in quantità, ne impediscono la fecondazione, e recano danni non lievi ai prati.
7. Vi hanno luoghi di pesca riservata? Come e da chi se ne ottenne la concessione?
7. La pesca in generale che viene esercitata nel lago è assolutamente riservata, essendo il lago di proprietà del R. Governo, il quale ne concede l’esercizio agli affittuari dietro canone stabilito per mezzo di pubblici incanti.
8. Esistono stabilimenti di piscicoltura? Come concessi e con qual esito?
8. Non esiste stabilimento alcuno di piscicoltura; ciascun pescatore esercita da sé stesso il commercio portando il pesce nelle pubbliche piazze dei paesi circonvicini, e per le adiacenti campagne.
9. Qual è approssimativamente la quantità del pesce che serve al consumo locale, e la quantità mandata in commercio e dove?
9. Il consumo locale del pesce è piccolissimo. Si commercia tutto fresco nel comune e comuni limitrofi, dando così ai pescatori un retratto che serve per pagare il canone convenuto, e in parte per i loro bisogni della vita.
10. Qual è il prezzo medio per chilogramma delle specie principali di pesce fresco, salato, marinato e seccato?
10. Il prezzo medio per chilogrammo è di cent. 84 se di prima qualità e venduto sulle pubbliche piazze; di cent. 64 se venduto sul posto alla barca.
11. Qual è il numero di pescatori?
11. Il numero dei pescatori ammonta a circa 25. È da notarsi però che la pesca da nessuno viene esercitata come arte sufficiente a procacciarsi il pane per tutto l’anno, sicché i pescatori contemporaneamente attendono ad altri lavori rustici.
12. Quante sono e di qual genere le barche impiegate alla pesca del pesce?
12. Le barche impiegate per la pesca sono le più comuni che si conoscano e sono di un costo di lire 45. Hanno remo sciolto e fondo piano e possono contarsi una per pescatore.
13. Qual è il guadagno medio dei pescatori per una giornata di lavoro?
13. Il guadagno medio per ciascun pescatore, considerato il lucro degli ordigni ecc., può calcolarsi a una lira, solo però per i giorni in cui esercitano la pesca.
14. In qual misura si ripartiscono i proventi fra i padroni delle barche ed i pescatori?
14. Ciascun pescatore ha la barca in proprio, e retribuisce all’affittuario un canone annuo convenuto di circa lire 25 più o meno a seconda dei loro mezzi , o di altre facilitazioni.
15. Qual è la superficie del lago o dello stagno, la lunghezza del fiume o del torrente in cui si esercita la pesca?
15. La superficie del lago considerata nei suoi confini alle massime escrescenze delle acque è di ettari 482, la quale può ridursi a soli ettari 400 nella stagione estiva.
16. Con quali mezzi potrà essere provvisto alla stretta osservanza del regolamento?
16. Necessiterebbe un regolamento che contenesse delle pene rigorosissime per i contravventori, e una rigorosa sorveglianza da farsi agli agenti della pubblica forza.
17. Quali disposizioni sono in vigore sulla pesca?
17. Niuna disposizione o provvedimento governativo è attualmente in vigore riguardo alla pesca, ciò che si riscontra assai dannoso per l’interesse generale. Gli affittuari avrebbero in mira prima di tutto la proibizione assoluta delle Fiogine, Guado e Passaiolo, uno stretto rigore sulla dimensione delle maglie delle reti, e il divieto di pescare nella stagione in cui si riproduce la specie.
Per il Sindaco
A. CARLETTI
Assessore.