14 Lug Il barchino da caccia di Martino Gosti
Per la caccia nel lago Trasimeno si utilizzava la tradizionale barca per la pesca. Era una curiosa eccezione questo barchino per anni ormeggiato nei pressi di Panicarola.
Non siamo riusciti a sapere se fu costruito da un artigiano locale o acquistato altrove. Sono comunque considerevoli le somiglianze con i barchini da caccia usati in altre zone paludose d’Italia, come quelli di Fucecchio, del lago di Fondi o di Manfredonia.
La copertura dello scafo è in vetroresina e risale, probabilmente, alla fine degli anni ’70.
Il fondo è piatto, percorso da una leggera chiglia (foto sopra); prua e poppa (praticamente identiche) sono a punta.
Gli scalmi in ferro (temporaneamente rimossi) sono fissati a metà dei fianchi tre le due panche in legno.
La quasi perfetta simmetria dell’imbarcazione permetteva al vogatore di invertire agevolmente la rotta: caratteristica che la rendeva particolarmente adatta alla navigazione nei cainoni (corridoi tra i canneti).
Lago | Trasimeno |
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Uso | caccia |
Anno di costruzione | anni ’60, |
Materiali di costruzione dello scafo | legno, vetroresina |
Colore | verde ossidato |
Lunghezza fuori tutto | cm. 456 |
Lunghezza al galleggiamento | cm. 360 circa |
Larghezza al centro | cm. 101 |
Larghezza del fondo al centro | cm. 98 |
Altezza a prua | cm. 39 |
Altezza al centro | cm. 43 |
Altezza a poppa | cm. 39 |
Numero delle ordinate | 3 a U |
Spessore delle ordinate | cm. 3 |
Distanza tra le ordinate | cm. 100 |
Materiale delle ordinate | ferro |
Panca | 2 fisse in legno |