10 Set Arbit recupera le barche tradizionali
Tanti progetti per la neonata associazione
Simona Billi per “Comuneinforma”, agosto 2007, p.10.
Le vecchie barche dei pescatori, quelle che una volta solcavano in gran numero le acque del Trasimeno, torneranno presto a nuova vita grazie ad Arbit, neonata associazione coordinata da Guido Materazzi, finalizzta al recupero delle barche interne tradizionali del nostro lago.
Ufficializzata lo scorso febbraio, Arbir riunisce un gruppo di appassionati e operatori del settore nautico che hanno sentito l’esigenza di mantenere vivi gesti, consuetudini, tecniche di navigazione, ma anche elementi paesaggistici che sono parte dell’immagine del lago.
Arbit è già al lavoro per censire, prima di tutto, le barche tradizionali presenti in navigazione sul lago Trasimeno, in modo da riprodurne i disegni e i piani di costruzione per poter costruire un archivio dei modelli più rappresentativi.
Altro obiettivo per il quale l’associazione si sta prodigando insieme alla provincia, è quello di creare aree dedicate esclusivamente alle vecchie barche e ancora più ambiziosa è l’idea di realizzare un cantiere nautico dove sia possibile progettare e costruire barche tipiche nuove oppure restaurare quelle vecchie recuperate. Il cantiere sarà aperto anche alle scuole e agli studenti che a vario titolo vorranno frequentare corsi di formazione per conoscere da vicino la cultura nautica.
Presto ci sarà anche una mostra d’arte. Che partirà da Castiglione del Lago, ma sarà itinerante, con foto stampe e dipinti che ritrarranno le vecchie barche del Trasimeno.
“Abbiamo già contatti con un fotografo, un pittore per dipinti ad olio e per le stampe – racconta il coordinatore dell’Arbit, Guido Materazzi, facendo il punto di questi primi mesi di lavoro – e poi abbiamo trovato un vecchio costruttore che ci permetterà di realizzare un video didattico sulla tecnica di costruzione delle barche”.
Ad agosto poi inizieranno le passeggiate dimostrative di navigazione a remi, a cadenza periodica nei giorni festivi e “con l’auspicio di creare squadre di rematori e competizioni, come avveniva in passato”.