02 Mar L’asilo sul pontile delle barche
di Roberto
«Martedì con le maestre siamo andati a vedere le barche ma ci hanno seguito anche altri perché eravamo due classi. Siamo andati con il pulmino al museo delle barche, siamo stati tutti in fila».
«Guido ci ha fatto vedere i granchi killer lottatori, in una vasca lottano con le chele, hanno una coda e anche due chele e c’hanno pure due antenne: quelli piccoli hanno le antenne piccole, quelli grandi hanno le antenne gigantesche».
«Poi ci ha fatto vedere un’anguilla che è un pesce lunghissimo viola e può essere anche marrone chiaro, è tipo un serpente che magia dei pesci lunghi circa 5 metri oppure 7 od 8 o 9 ma non lo so, c’era una vasca celeste con l’anguilla, anche la vasca dei granchi killer era sempre celeste».
«Poi c’era una vasca con i pesci piccini, sono molto piccoli circa 5 metri che sono in una vasca rossa ma anche un po’ nella vasca celeste dell’anguilla e anche in quella celeste dei granchi killer, quella là».
«Poi abbiamo visto anche una capanna fatta di canne ma era piccina non ci si poteva entrare dentro, era fatta anche un po’ con le foglie e dei fili che dentro ci potevi mettere anche delle bambole, che loro ci entravano, che si apriva la porta e c’erano delle canne messe così».
«Poi ci ha fatto vedere una scopetta fatta con le cime delle canne e tante canne messe così a tondo».
«Poi ci ha fatto vedere un piccolo quadratino con le canne e dei fili colorati tipo le tende e poi uno grande per fare un tappeto con i fili per legarli e pure dei pezzi di canne in tutti e due come una tenda piccola o come una tenda o un tappeto grande, per fortuna me lo sono ricordato».
«Ci ha fatto vedere una cosa molto importate che c’è una rete a tondi che c’hanno tanti nodi e dei cerchietti, che erano uno grande, uno medio, uno piccolo e uno troppo piccolo che dopo il pesce ci passava dentro, arriva fino a quello piccolo e non poteva uscire e il pescatore lo tirava su, lo apriva dall’altra parte e prendeva il pesce e poi lo legava».
«Poi ci ha fatto veder una rete troppo grande rossa che era troppo gigante che il pesce ci passava dentro e poi lo legava».
«Poi abbiamo visto il germano reale che era dentro l’acqua che stava uscendo dalla caverna e c’era pure un altro germano che era marrone e aveva tante macchie nere, poi abbiamo visto pure una folaga e siamo saliti sul pontile. Sono tipo delle anatre che nuotano e c’hanno le zampe sotto l’acqua che stavano nuotando ma possono volare».
«Siamo saliti sul pontile di legno, quello che traballava e poi ci sono legate delle barche ma però non ci hanno fatto salire sulle barche, poi Guido ci ha fatto vedere come si metteva un palo dentro l’acqua che si metteva sotto l’acqua poi si faceva un buco e non cadeva, il palo era più alto anche di Guido, era gigante ma quando era immerso era più piccolo, però un pezzetto si vedeva era all’altezza del pontile e quello sotto non si vedeva più».
«Poi un signore con un cane, un cane bianco e nero, ha messo un bastoncino sull’albero e il cane ha corso, ha saltato, ha fatto un salto troppo grande e ha preso il bastoncino dall’albero e dopo è sceso, è caduto ma non si è fatto male. Dopo in un albero più piccolo ha preso il ramo e stava in piedi e dopo era giù che camminava e il signore ha detto: guardate cosa sa fare Ken, che è andato e ha abbassato la bandiera con le zampe, poi il signore ha detto a Ken “sali sul tavolo”, il cane è salito e dopo è sceso giù, poi è salito di nuovo e dopo ci è risalito, poi gli ha detto “a cuccia”, poi gli ha detto “abbaia” e ha fatto come i lupi. Troppo bello il cane Ken».
«Poi siamo ritornati all’asilo con l’autobus giallo quello ancora più grande, prima siamo andati con quello bianco a strisce rosse e bianche, poi al ritorno con quello gigante di colore giallo».
Brani dell’intervista a Roberto (5 anni).