Il barchino da caccia di Martino Gosti

Il barchino da caccia di Martino Gosti

Per la caccia nel lago Trasimeno si utilizzava la tradizionale barca per la pesca. Era una curiosa eccezione questo barchino per anni ormeggiato nei pressi di Panicarola.

Non siamo riusciti a sapere se fu costruito da un artigiano locale o acquistato altrove. Sono comunque considerevoli le somiglianze con i barchini da caccia usati in altre zone paludose d’Italia, come quelli di Fucecchio, del lago di Fondi o di Manfredonia.



La copertura dello scafo è in vetroresina e risale, probabilmente, alla fine degli anni ’70.
Il fondo è piatto, percorso da una leggera chiglia (foto sopra); prua e poppa (praticamente identiche) sono a punta.
Gli scalmi in ferro (temporaneamente rimossi) sono fissati a metà dei fianchi tre le due panche in legno.

La quasi perfetta simmetria dell’imbarcazione permetteva al vogatore di invertire agevolmente la rotta: caratteristica che la rendeva particolarmente adatta alla navigazione nei cainoni (corridoi tra i canneti).

Lago Trasimeno
Uso caccia
Anno di costruzione anni ’60,
Materiali di costruzione dello scafo legno, vetroresina
Colore verde ossidato
Lunghezza fuori tutto cm. 456
Lunghezza al galleggiamento cm. 360 circa
Larghezza al centro cm. 101
Larghezza del fondo al centro cm. 98
Altezza a prua cm. 39
Altezza al centro cm. 43
Altezza a poppa cm. 39
Numero delle ordinate 3 a U
Spessore delle ordinate cm. 3
Distanza tra le ordinate cm. 100
Materiale delle ordinate ferro
Panca 2 fisse in legno





Don`t copy text!