La pulizia dei tofi

La pulizia dei tofi

Tra i sistemi di pesca a posta fissa, il tofo è quello che resta immerso in acqua più a lungo. Vi si forma una patina verdastra (liscido), provocata da incrostazioni di fango (lolla) e di alghe (guiglio), che lo appesantisce e lo rende più facilmente individuabile dalle prede.

I tofi, quindi, vengono periodicamente rimossi per le operazioni di pulizia e di manutenzione.

Moderne pompe idrauliche, dal peso e dalle dimensioni contenute, permettono al pescatore di effettuare il lavaggio in tempi ristretti e con minore fatica, anche al largo direttamente dall’imbarcazione.


Sulle sponde del lago sono ancora visibili le vasche in muratura di forma circolare un tempo utilizzate per la pulizia dei tofi.

Per il lavaggio si impiegavano soluzioni di ipoclorito di sodio (candeggina) che facilitavano l’asportazione delle alghe e lo sbiancamento delle reti. I pescatori si aiutavano anche con gli stivali per lo sfregamento del tofo all’interno della vasca.

[E. F.]



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