Lago di Montepulciano. La barca di Remo Bonucci

17 Ago Lago di Montepulciano. La barca di Remo Bonucci

La linea è quella tipica delle imbarcazioni dei laghi di Montepulciano e Chiusi: dimensioni ridotte, fondo piatto e doppio capitino. Prua e poppa sono “tronche”, non hanno specchio e scendono curvando morbide verso l’acqua.

Il capitino grande un tempo era chiuso, si può dedurre dall’andamento delle fiancate che si abbassano di qualche centimetro lì dove alloggiava lo sportello.

Paratia di poppa e di prua hanno due cavità utili per poggiare il fucile o il remo. L’incavo sulla paratia di poppa, quando ancora c’era lo sportello, bloccava la roccia del remo (l’impugnatura a T) evitandone così il furto. Nello stesso ripostiglio si chiudevano i materiali per la caccia o la pesca.

Sulla tavola di poppa è stato di recente praticato un taglio e applicato un supporto verticale per il motore fuoribordo.

Molte barche costruite in legno sono state in un secondo momento rivestite in vetroresina, i vantaggi sono facilmente comprensibili, rendere la barca stagna con tecniche tradizionali richiede infatti un grande impegno manutentivo.

La peculiarità di questa imbarcazione degli anni ’80 è di essere stata pensata e realizzata in legno e vetroresina, come si evince dai dettagli costruttivi.

Furono usate sottomisure di pino, un legno non pregiato ma ottimo se non entra a contatto con l’acqua. Tra le tavole furono lasciati spazi vuoti di circa un centimetro per raccordare il rivestimento interno ed esterno.

Il cappotto in vetroresina ha anche una funzione strutturale, contribuisce con chiodi e rampini alla tenuta complessiva dello scafo, rendendo superflue le traverse.

Nelle fotografie si nota che le tavole del fondo sono tutte fissate in senso trasversale. Manca il tradizionale fondo reale con le tavole longitudinali.

[E. F.]